Trekking dell’Everest & Kala Pattar

E’ la nostra prima esperienza in Nepal,  Il nostro obbiettivo è il Kala Patthar
Kathmandu ci stordisce, caotica, disordinata, inquinata, lo smog e la polvere ci avvolgono ma è Kathmandu….
Le sue perle nascoste ti abbagliano, il Baktapur, il Pashupatinath e la stupenda piazza del Tempio di Swayambhunath con il suo stupa bianco con gli occhi del Buddha che ti guardano nelle quattro direzioni… e poi i mille negozietti ricchi di souvenir e la sua gente, gentile e dignitosa con una bontà d’animo senza eguali.
 
Il nostro trekking inizia con tre giorni di ritardo, i voli per Lukla sono stati cancellati a causa delle cattive condizioni meteo e questo ci ha fatto vivere ancor di più il territorio e le sue abitudini. Costretti dall’attesa siamo rimasti due giorni a Ramechaap un villaggio a 140 km da Kathmandu tra le montagne e ci rendiamo conto di quanto distante sia la nostra realtà occidentale dalla vita che invece vive questa popolazione, fatta di piccolissime cose…..
 
Finalmente arriviamo a Lukla, dove prendiamo contatto con la nostra guida Bakta, e con il portatore Potham (spero di averlo scritto correttamente!) e finalmente ha inizio il nostro cammino, in un contesto ricco di spiritualità, in mezzo ad una natura che ti lascia senza fiato.
L’Ama Dablam ti accompagna praticamente su tutto il tracciato, una presenza immensa, il tracciato non ha difficoltà tecniche ma ci tiene impegnati perché il terreno è sconnesso e l’altitudine si fa sentire.
Incontriamo tanti villaggi vivaci, unici….in particolare Namche Bazar ci ha regalato una “botta al cuore” una volta arrivati, ma abbiamo altresì un ricordo fantastico di Kumjung, a 3795m visitato durante la tappa di acclimatazione, classico villaggio in stile nepalese, dove ogni casetta ha il suo piccolo appezzamento di terreno, recintato con le pietre e dove la popolazione vive isolata da tutto
Il monastero di Tengboche altra perla incastonata tra le montagne, di fronte a noi la vista dell’Ama Dablam e dell’Everest…
Il nostro cammino ci porta a Deboche , Pangboche, e Lobuche, e il panorama mozzafiato sui monti dell’Himalaya nella regione del Khumbu.
Pernottiamo alla  Pyramid a 5050mt (e si sentono tutti!) dove c’è Il centro di ricerca scientifica ad alta quota.
 
Dopo una giornata di acclimatazione con escursione che ci regala il primo accenno di Everest, il giorno dopo partiamo alle 05,30 dopo una nevicata notturna che rende il panorama fiabesco, alla volta del Kala Patthar
Arriviamo a Gorak Shep e Il colle di colore scuro davanti al monte Pu Mori e’ lui….il Kala Patthar, che saliamo con molta moltissima calma, l’altitudine la fa da padrone, e non ci si scherza
Ma la fatica fatta viene abbondantemente ripagata dall’immensità delle montagne davanti ai nostri occhi….Everest, Nuptse, Lhotse, Pu Mori……scende la lacrima di gioia…tutta questa bellezza ci rimarrà negli occhi per sempre.
 
Un ringraziamento particolare va a Giada, che ci ha supportato durante tutto il nostro viaggio, così come a Beni, altra presenza fondamentale su Kathmandu, e un grazie immenso al nostro portatore e alla guida che ci hanno accompagnato lungo il trekking….vi porteremo sempre nel nostro cuore!
Cri e Mario
 
Mario Chesi
Mario Chesi
Mario Chesi
Mario Chesi
Mario Chesi

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