La Patagonia è una regione condivisa da due stati: l’Argentina ed il Cile.
Nelle pagine che abbiamo dedicato all’Argentina troverai la maggior parte delle informazioni utili al tuo viaggio per quanto concerne le formalità burocratiche e valutarie e le precauzioni sanitarie per l’ingresso nel paese (consulta qui le informazioni relative all’Argentina). Per quanto riguarda il Cile, invece, le informazioni utili le trovi qui.
Di seguito riportiamo ulteriori indicazioni specifiche riguardanti la Patagonia intesa come regione geografica.
Quando andare in Patagonia: il periodo migliore.
Il periodo migliore per andare in Patagonia va da ottobre e marzo: vediamo perché.
Il clima della Patagonia è meno rigido di quanto non si pensi: il versante orientale è più caldo di quello occidentale (soprattutto d’estate) perché davanti alla costa ovest scorre una corrente marina fredda. La temperatura media annuale è di 11° C con punte massime di 25,5° C e minime intorno ad uno/due gradi sotto zero; nel sud estremo la temperatura scende fino ad una media di 6° C. Dominano i venti da ovest ed il versante occidentale è più piovoso di quello orientale.
In Patagonia, le stagioni sono invertite rispetto alle nostre perché la regione si trova nell’emisfero australe. Nel periodo per noi estivo (cioè da maggio a settembre), quindi, in Patagonia siamo in pieno inverno australe: la regione si può visitare, ma solo se provvisti di adeguato abbigliamento per proteggersi dal freddo e dall’umidità (che in questi mesi aumenta sensibilmente). Se si considera poi che le ore di sole in questo periodo sono davvero poche, è facile intuire come questo non sia proprio il periodo ideale per visitare la regione. Al contrario, andare in Patagonia quando da noi è inverno sicuramente consente di trovare temperature più miti, anche se difficilmente superiori ai 20° C, e meno precipitazioni. Il consiglio quindi è di programmare il vostro viaggio nel periodo che va da ottobre a marzo.
Permessi di trekking.
I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.
Come muoversi in Patagonia.
Le strade più famose della Patagonia sono la Routa 40 e la Carrettera Austral, per buona parte sterrate e deserte. Percorrendole a bordo degli autobus locali o facendo l’autostop (assolutamente sicuro da queste parti) avrete l’opportunità di ammirare paesaggi stupendi e di incontrare guanachi, struzzi e cavalli che si aggirano allo stato brado in questi territori.
Gli autobus devono essere prenotati con un po’ di anticipo (dai 2 ai 7 giorni prima): è possibile farlo on-line sui siti delle compagnie locali, ma attenzione! la maggior parte non accetta carte di credito europee e quindi, spesso, la procedura non va a buon fine. Vi consigliamo quindi di richiedere la prenotazione dei vostri posti via mail (pagherete il biglietto al vostro arrivo) oppure – una volta giunti in loco – acquistare in anticipo il biglietto per la tratta successiva. Per spostarsi nella regione esistono anche voli interni, ma i biglietti vanno acquistati con largo anticipo (anche 4-6 mesi prima).
L’alternativa ai mezzi pubblici è il noleggio di una vettura. A questo proposito, è bene sapere che:
- in Argentina, gli stranieri possono guidare l’auto solo se in possesso di patente internazionale e se hanno stipulato apposita polizza assicurativa temporanea in loco;
- in Cile, i turisti possono guidare utilizzando la patente italiana o la patente internazionale, ma anche qui occorre stipulare un’assicurazione locale temporanea;
- i distributori di carburante non sono tanto diffusi. È quindi sempre opportuno mettersi in viaggio con il pieno appena fatto.