Quando andare in Indonesia: il periodo migliore.

L’Indonesia gode di un clima prevalentemente caldo-umido: equatoriale/sub-equatoriale nella parte centro-settentrionale e tropicale nelle isole situate più a sud.

Le temperature sono accettabili e costanti tutto l’anno (la temperatura media è di 30° C) e le stagioni sono essenzialmente due: quella delle piogge (da ottobre ad aprile) e quella secca (da aprile ad ottobre)… che poi così secca non è perché in Indonesia non esistono periodi dove le precipitazioni sono assenti.

In genere, nella maggioranza delle isole, i mesi meno piovosi sono quelli tra maggio e settembre: ma il periodo ideale per concedersi una vacanza in questa terra straordinaria coincide con la nostra estate (luglio-agosto-settembre). In questo periodo, infatti, soprattutto nelle isole più vicine all’Australia (zona più a sud), le precipitazioni sono molto meno frequenti

Nelle zone montuose, prevalentemente vulcaniche, invece le piogge sono sempre molto intense e la stagione umida non concede una tregua praticamente per tutto l’anno.

Situazione politica attuale.

L’Indonesia è una repubblica democratica presidenziale.

La criminalità comune (furti, borseggi, aggressioni a scopo di rapina) è sempre più diffusa – in particolare nei maggiori centri urbani – ed è in forte aumento sull’isola di Lombok ed a Bali, comprese le zone residenziali abitate dagli stranieri. Anche la minaccia terroristica, come ormai in quasi tutti i paesi, è piuttosto elevata.

Prima di affrontare il viaggio in questo paese, consigliamo comunque di visitare il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di avere informazioni aggiornate.

Rischi ambientali e di calamità naturali.

L’Indonesia è uno stato-arcipelago situato in prossimità di una delle faglie più attive del pianeta (il cosiddetto “Pacific Ring of Fire”) e caratterizzato dalla presenza di numerosi vulcani (di cui ben 120 sono attivi): il suo territorio, pertanto, è altamente sismico con conseguente verificarsi di terremoti ed eruzioni.

Sono altresì frequenti tempeste tropicali di notevole intensità e – durante la stagione delle piogge (da ottobre ad aprile) – non sono rari i casi di inondazioni, frane e smottamenti.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

Per l’accesso ai parchi, i permessi di trekking sono, di norma, a carico di Guide Star Mountain.

Per l’ascensione alle cime, invece, non è sempre così: pertanto, vi consigliamo di valutare attentamente le informazioni riportate sul programma di ciascun viaggio.

Documentazione per l’ingresso nel paese.

Per entrare in Indonesia è necessario il passaporto perfettamente integro e con validità residua di almeno 6 mesi alla data di uscita prevista dal paese.

I cittadini italiani in possesso di passaporto valido almeno per sei mesi che intendano recarsi in Indonesia per un periodo non superiore a 30 giorni e per motivi di turismo sono esenti dalla richiesta di visto se entrano nel paese da aeroporti, porti e frontiere terrestri elencati sul sito del Ministero degli Affari Esteri indonesiano (https://kemlu.go.id/portal/en).

Formalità valutarie e doganali.

Nessuna in particolare.

Normativa locale relativa all’uso e/o allo spaccio di droga.

La legislazione indonesiana al riguardo è estremamente severa (è prevista addirittura l’esecuzione capitale), sia per i consumatori che per i trafficanti e senza distinzioni tra droghe leggere e pesanti: si raccomanda pertanto a tutti i connazionali di osservare scrupolosamente le disposizioni in materia.

Normativa locale relativa agli abusi sessuali ed alle violenze contro i minori.

Oltre alle già severe pene di natura detentiva (è contemplato anche il carcere a vita) e pecuniarie (fino a 350.000 Euro), l’attuale legislazione ha introdotto la castrazione chimica e la pena di morte come strumenti sanzionatori contro gli abusi sessuali effettuati ai danni di minori.

Va altresì ricordato che coloro che commettono all’estero reati contro minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione) vengono severamente perseguiti anche al loro rientro in Italia in base alle leggi nazionali in vigore.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale è la rupia indonesiana (1 € = ca. 16155,07 rupie indonesiane al 03/12/2018).

Cambio valuta e carte di credito.

A Jakarta e nei maggiori centri turistici è possibile effettuare sia il cambio dollaro USA/rupia indonesiana che quello euro/rupia a tassi correnti; il cambio con l’euro è invece poco diffuso nelle zone meno turistiche e più remote del paese.

Le principali carte di credito sono accettate negli esercizi turistici.

Lingua.

Le lingue attualmente parlate in Indonesia sono oltre 700, ma la lingua ufficiale è l’indonesiano (conosciuto localmente come Bahasa Indonesia).

L’inglese è diffuso solo nelle aree turistiche.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate dall’Indonesia verso l’Italia il prefisso è +39.

Per le chiamate dall’Italia verso l’Indonesia il prefisso è +62 (21 per Jakarta).

La copertura della rete telefonica cellulare, soprattutto nelle città, è buona ed in costante espansione.

Fuso orario.

+ 6 ore per Sumatra e Giava, + 7 ore per Bali e + 8 ore per l’Indonesia orientale nel periodo in cui in Italia vige l’ora solare; nel periodo in cui vige l’ora legale in Italia occorre sottrarre un’ora.

Elettricità.

La corrente elettrica è erogata con una tensione di 230 volt ed una frequenza di 50 Hertz: sono presenti anche zone a 127 volt (la tensione usata prima della conversione a 230 volt).

Le prese elettriche in uso nel paese sono quelle di tipo C (europea a due poli), di tipo F (tedesca a due poli con contatti di tela laterali) e di tipo G (britannica a tre poli).

Situazione sanitaria.

Strutture sanitarie.

Il livello delle strutture sanitarie pubbliche indonesiane non è paragonabile agli standard occidentali. Nella capitale, alcune cliniche private erogano un servizio accettabile, ma a prezzi estremamente elevati: indipendentemente della gravità delle condizioni del paziente, l’assistenza non viene erogata senza pagamento o relativa garanzia dell’assicurazione medico-sanitaria.

I medicinali principali sono di norma reperibili, ma estremamente costosi.

Malattie.

In alcune zone del paese sono endemiche alcune malattie tra cui la febbre Dengue (trasmessa attraverso la puntura della zanzara “Aedes Aegypti”), la malaria e l’epatite virale.

Sono diffusi anche il tifo, le epidemie di morbillo, la difterite e l’influenza aviaria; molti animali sono affetti da rabbia.

Avvertenze.

Si raccomanda di:

  • evitare aree rurali, fattorie, allevamenti;
  • consumare carni e uova solo se cotte (ad almeno 70 gradi);
  • lavare accuratamente verdura e frutta utilizzando prodotti disinfettanti (amuchina o bicarbonato che sono reperibili in loco);
  • bere bevande imbottigliate o acqua minerale senza aggiungere ghiaccio;
  • osservare norme igieniche basilari come lavarsi frequentemente le mani;
  • consultare immediatamente un medico nel caso compaiano sintomi d’influenza o febbre;
  • recarsi presso la medicina del viaggiatore dell’ASL per informazioni sui vaccini consigliati, non sono previsti vaccini obbligatori;
  • stipulare, prima della partenza, una adeguata polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario.

Mance.

In Indonesia, la mancia non è obbligatoria, ma – trattandosi di un paese ove la povertà è ancora diffusa e dove gli stipendi non sono alti – sarà sicuramente apprezzata da chi vi assiste (guide, facchini, parcheggiatori, tassisti, camerieri e personale di alberghi, bar e ristoranti: prima di mettervi in viaggio, procuratevi quindi una buona quantità di rupie indonesiane in banconote di piccolo taglio.

Pur non esistendo una percentuale prestabilita, è opportuno lasciare almeno 2000 rupie di mancia; negli alberghi e nei ristoranti, verrà invece aggiunta al vostro conto una percentuale del 21% in tasse e mance per i dipendenti.

Come muoversi nel paese.

Gli spostamenti interni per via aerea sono gestiti dalle principali compagnie locali che collegano Giava alle più importanti isole dell’arcipelago.

La rete ferroviaria non è molto efficiente (fatta eccezione per le isole di Giava e Sumatra): in generale, comunque, i treni più confortevoli e puntuali sono costosi, mentre quelli più economici sono lenti e scomodi.

Per spostarsi all’interno delle isole è consigliato l’uso dell’autobus, ma sono pochi i veicoli di recente costruzione e forniti di aria condizionata. L’autobus rimane comunque il mezzo di trasporto più diffuso ed economico.

In molte città è possibile spostarsi anche i taxi, ma le vetture non sono dotate di tassametro: per questo motivo è bene concordare anticipatamente il costo del viaggio.

Nelle grandi città e nelle principali località turistiche è possibile noleggiare automobili, motociclette e biciclette, ma per guidare un veicolo è necessaria la patente internazionale (fate attenzione perché la guida è a sinistra).

Nei centri urbani circolano “mezzi di trasporto” molto caratteristici che costano davvero poco: camioncini scoperti, risciò a motore e a pedali, carretti trainati da cavalli ed asini.

Le varie isole sono collegate tra loro da una regolare rete di traghetti.

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima, la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso ed il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.

Ricordate di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e pesare con cura i bagagli prima di partire.